Discussione:
Frequenzimetro LX.1572 e FT101EE
(troppo vecchio per rispondere)
Andrea IK0RNT
2005-08-26 16:04:06 UTC
Permalink
Mi rivolgo ai possessori del frequenzimetro di Nuova Elettronica in
oggetto, ai possessori del ricetrasmettitore in oggetto (o equivalenti)
e a chiunque abbia fatto esperienza nel collegamento di un
frequenzimetro digitale ad un VFO.

Ho individuato il punto nell'apparecchio in cui è disponibile il segnale
generato dal VFO. Probabilmente l'ampiezza del segnale è troppo piccola
per le mie esigenze: la lettura che ottengo è instabile e
l'oscilloscopio mostra un segnale con un'ampiezza di circa 100 mV
picco-picco (pochi, considerando la sensibilità media per l'ingresso
"RF" di cui si legge sulla rivista 219). Per il collegamento col
frequenzimetro ho usato una sonda per oscilloscopio e anche un semplice
cavo RG58.

A che amplificatore ricorrereste? A FET, suppongo...
Ho bisogno di una "soluzione pronta", di un circuito ultra-semplice e
già usato da altri in situazioni come quella descritta. In rete non ho
ancora trovato quel che cerco.

Saluti


Andrea Grillini, IK0RNT
Andrea I0ADY
2005-08-26 21:11:32 UTC
Permalink
Post by Andrea IK0RNT
Ho individuato il punto nell'apparecchio in cui è disponibile il
segnale generato dal VFO. Probabilmente l'ampiezza del segnale è
troppo piccola per le mie esigenze: la lettura che ottengo è
A che amplificatore ricorrereste? A FET, suppongo...
Ho bisogno di una "soluzione pronta", di un circuito ultra-semplice
ciao,
ecco la cosa piu' semplice, un separatore che guadagnera' una decina di db
o da quelle parti, comunque sovrabbondante per le tue necessita'
qualche nota sui valori:
La resistenza sul gate serve ad evitare brutte sorprese (autooscillazioni)
e deve essere molto bassa, sui 10-20 Ohm, oppure andra' benissimo una VK200
Il gate va a massa con una resistenza di valore alto, almeno 100kOhm
La resistenza di source e' bassa, diciamo 220 Ohm
Il condensatore in parallelo (e quello di fuga sull'alimentazione) sara' un
comunissimo 10000 pF (tanto per dire...), ceramico a disco
La resistenza sul drain (con alimentazione di 9 o 12V) mettila sui 1000-2000
Ohm

ovviamente il FET e' il classico "uno qualunque" :-) ....

rimangono i due condensatori d'ingresso e di uscita: quello in OUT mettilo
sui 500-1000 pF, in ingresso inizia con un valore molto basso (10-20 pF) per
non caricare lo stadio da cui prelevi (che spero non sia l'oscillatore del
VFO ma uno dei buffer che certamente ci sono: l'oscillatore lascialo come
sta e non lo toccare per nessun motivo) ma il valore esatto e' anche in
funzione della frequenza (che supppongo sia sui 5 MHz), quindi inizia con
valori molto bassi e semmai aumenta ma fermati quando hai un segnale
sufficiente alla tua misura

visto che hai l'oscilloscopio verifica che non ci siano schifezze
(autooscollazioni e simili), meglio poi se chiudi tutto in uno scatolino che
potrai fare a misura, in cinque minuti, con del laminato da CS, sottile,
tutto saldato sui bordi.

Buon lavoro, per ogni domanda noi siamo qui
(segue lo schema)

[FIDOCAD]
MC 55 55 0 0 400
MC 45 55 0 0 080
MC 40 60 1 0 080
MC 25 55 0 0 170
MC 70 65 1 0 080
MC 80 65 1 0 170
MC 75 75 0 0 045
MC 40 70 0 0 045
MC 70 35 1 0 080
MC 70 35 2 0 170
MC 60 35 0 0 045
MC 75 50 0 0 170
LI 35 55 45 55
LI 40 55 40 60
SA 40 55
SA 25 55
LI 70 75 80 75
LI 70 65 80 65
LI 70 50 75 50
LI 70 35 95 35
MC 95 35 0 0 010
MC 95 75 0 0 045
MC 95 75 0 0 020
MC 85 50 0 0 074
SA 85 50
--
Andrea I0ADY
Andrea Grillini
2005-08-27 23:21:59 UTC
Permalink
Post by Andrea I0ADY
ecco la cosa piu' semplice, un separatore che guadagnera' una decina di db
o da quelle parti, comunque sovrabbondante per le tue necessita'
Ho montato il circuito su basetta preforata. Finora ottengo in uscita un
segnale più piccolo di quello in ingresso, che scompare quando tolgo
l'alimentazione e anche quando spengo il ricetrasmettitore (deduco che
non sia dovuto ad una autoscillazione). Ho anche provato a sostituire il
FET... Forse proverò a rimontare il circuito su breadboard...

Grazie


Andrea IK0RNT
i3hev, mario held
2005-08-26 21:51:30 UTC
Permalink
... la lettura che ottengo è instabile e
l'oscilloscopio mostra un segnale con un'ampiezza di circa 100 mV...
premesso che "soluzioni pronte universali" non è che ne esistano tante,
e dato che non ci dici nemmeno a che frequenza lavora il VFO, cosa che
sarebbe viceversa utile sapere, in via del tutto provvisoria ti posso
dare alcuni suggerimenti, tra i quali puoi scegliere la strada che
preferisci:

- se il vfo è a banda stretta, puoi realizzare un semplice amplificatore
selettivo, preferibilmente con un fet, con un circuito risonante sul
collettore; se invece è a banda larga (vale a dire, l'escursione di
frequenza è più di un qualche percento della frequenza centrale), ti
conviene realizzare un semplice cascode, con ingresso a fet, e carico
d'uscita resistivo;

- in alternativa, se la frequenza non è troppo alta, puoi realizzare un
trigger di schmitt con un operazionale per alta frequenza, con
un'isteresi di circa 40-50 mV e dotandolo di una soglia di scatto
regolabile - questo oggetto potrebbe poi diventare un __utilissimo__
accessorio permanente del frequenzimetro (quelli seri ce l'hanno
incorporato!);

- ancora un'altra possibilità, amplifica il segnale a banda larga con un
MAV11 od altro amplificatore ibrido o monolitico a tua scelta; dato che
di solito questi amplificatori hanno impedenza d'ingresso normalizzata a
50 ohm, suggerisco di anteporre un source follower per separare il vfo.

Ciao.
--
73 es 51 de i3hev, op. mario

Il vero Radioamatore si riconosce... dal call in firma!
- Campagna 2005 "Sono un Radioamatore e me ne vanto"

it.hobby.radioamatori.moderato
http://digilander.libero.it/hamweb
http://digilander.libero.it/esperantovenezia
Andrea Grillini
2005-08-27 23:25:33 UTC
Permalink
Post by i3hev, mario held
premesso che "soluzioni pronte universali" non è che ne esistano tante,
e dato che non ci dici nemmeno a che frequenza lavora il VFO, cosa che
sarebbe viceversa utile sapere, in via del tutto provvisoria ti posso
dare alcuni suggerimenti, tra i quali puoi scegliere la strada che
- se il vfo è a banda stretta, puoi realizzare un semplice amplificatore
selettivo, preferibilmente con un fet, con un circuito risonante sul
collettore; se invece è a banda larga (vale a dire, l'escursione di
frequenza è più di un qualche percento della frequenza centrale), ti
conviene realizzare un semplice cascode, con ingresso a fet, e carico
d'uscita resistivo;
- in alternativa, se la frequenza non è troppo alta, puoi realizzare un
trigger di schmitt con un operazionale per alta frequenza, con
un'isteresi di circa 40-50 mV e dotandolo di una soglia di scatto
regolabile - questo oggetto potrebbe poi diventare un __utilissimo__
accessorio permanente del frequenzimetro (quelli seri ce l'hanno
incorporato!);
- ancora un'altra possibilità, amplifica il segnale a banda larga con un
MAV11 od altro amplificatore ibrido o monolitico a tua scelta; dato che
di solito questi amplificatori hanno impedenza d'ingresso normalizzata a
50 ohm, suggerisco di anteporre un source follower per separare il vfo.
Le frequenze in gioco sono tra 8 MHz e 9 MHz. Non ho specificato
prima forse perché pensavo ad una situazione generale, in cui
l'oscillatore è l'oscillatore locale di un ricevitore supereterodina o
perché comunque si trattava del VFO di un ricetrasmettitore per HF...

Ancora non ho rinunciato all'idea di utilizzare un solo FET, comunque le
ipotesi che hai fatto mi fanno comodo, almeno per meditare su come
diversamente potrei muovermi...

Grazie


Andrea IK0RNT
i3hev, mario held
2005-08-28 22:22:14 UTC
Permalink
Post by Andrea Grillini
Le frequenze in gioco sono tra 8 MHz e 9 MHz. Non ho specificato
prima forse perché pensavo ad una situazione generale, in cui
l'oscillatore è l'oscillatore locale di un ricevitore supereterodina o
perché comunque si trattava del VFO di un ricetrasmettitore per HF...
motivo in più: spesso adesso lavorano a frequenze strane... :)
Comunque, a quelle frequenze non dovresti avere grossi problemi...
Post by Andrea Grillini
Ancora non ho rinunciato all'idea di utilizzare un solo FET...
salvo che, come ti sei già accorto, un fet può avere un guadagno
insospettabilmente basso... ;)

In effetti, si tratta proprio di una caratteristica intrinseca del fet,
la sua transammettenza - pendenza, transconduttanza, conduttanza
mutua... chiamala un po' come vuoi :) - è dell'ordine di pochi mA/V,
contrariamente a quelle dei transistor che invece viaggiano su valori
decisamente superiori, varie decine o centinaia di mA/V; per inciso,
questo è forse il motivo principale della maggior diffusione dei bjt
rispetto ai fet, che per contro avrebbero vari vantaggi, prima fra tutti
l'elevata impedenza d'ingresso (ma in rf non è poi così tanto elevata
come si crede...).

Se proprio vuoi stare sul fet singolo, credo che l'unica strada pratica
sia l'amplificatore con carico risonante, ma puoi anche provare un
amplificatore caricato su una impedenza di alta frequenza, sempre che ti
riesca di non farlo autooscillare (sono rognosi...).

Comunque, pensaci su, noi siamo sempre qua! :)

Ciao.
--
73 es 51 de i3hev, op. mario

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Andrea IK0RNT
2005-08-30 08:40:07 UTC
Permalink
Post by i3hev, mario held
salvo che, come ti sei già accorto, un fet può avere un guadagno
insospettabilmente basso... ;)
In effetti, si tratta proprio di una caratteristica intrinseca del fet,
la sua transammettenza - pendenza, transconduttanza, conduttanza
mutua... chiamala un po' come vuoi :) - è dell'ordine di pochi mA/V,
contrariamente a quelle dei transistor che invece viaggiano su valori
decisamente superiori, varie decine o centinaia di mA/V; per inciso,
questo è forse il motivo principale della maggior diffusione dei bjt
rispetto ai fet, che per contro avrebbero vari vantaggi, prima fra tutti
l'elevata impedenza d'ingresso (ma in rf non è poi così tanto elevata
come si crede...).
Se proprio vuoi stare sul fet singolo, credo che l'unica strada pratica
sia l'amplificatore con carico risonante, ma puoi anche provare un
amplificatore caricato su una impedenza di alta frequenza, sempre che ti
riesca di non farlo autooscillare (sono rognosi...).
Già temevo di non disporre nel cassettino di FET sicuramente funzionanti... perché uno stadio a
source comune dovrebbe comunque amplificare anche un minimo in tensione, se funziona.
Mi hai dato uno spunto in più per passare al caro vecchio "general purpose" 2N2222, nello stesso
cassettino ne ho diversi...

Ho montato su breadboard un circuito fatto con un transistor in configurazione a emettitore comune
più un'altro in configurazione "emitter follower"... Risultato: poco meno di 1 volt picco-picco in
uscita. Tristemente però il frequenzimetro continua a dare una lettura instabile, e neanche
abbastanza vicina a quella prevista... L'oscilloscopio mi fa vedere una sinusoide, o una
"pseudosinusoide"... Più di tanto non vedo perché non posso "ingrandirla" di più con
quell'oscilloscopio (fatto per leggere fino a 20 MHz). Comincio a dubitare del funzionamento del
frequenzimetro, che pure in passato ha funzionato, ma non ho avuto il tempo ieri di controllare.
Vedrò stasera o più in là...

Grazie


Andrea IK0RNT
Andrea I0ADY
2005-08-30 17:59:06 UTC
Permalink
Post by Andrea IK0RNT
Già temevo di non disporre nel cassettino di FET sicuramente
funzionanti... perché uno stadio a source comune dovrebbe comunque
amplificare anche un minimo in tensione, se funziona.
mi scuso per non aver risposto subito, volevo fare qualche prova pratica
:-) e oggi ho trovato il tempo:

Uno stadio come ho descritto, ovviamente aperiodico, sta da tempo dentro un
mio vecchio grid-dip e serve da separatore/amplificatore pre l'uscita del
frequenzimetro. Ricordavo di averlo aggiunto senza alcun problema, "al volo"
, piu' che altro come separatore ma un po' di guadagno avrebbe fatto comodo
e infatti ricordavo di averlo ottenuto

Per non stare a smontare (le scatole che faccio per contenere i singoli
stadi dei montaggi sono famose ... ci vuole quanto meno l'apriscatole :-) )
ho rimontato lo stadio su breadboard, velocemente e senza nessuna cura e con
i valori dei componenti come venivano fuori dal cassetto, usando un j310
recuperato giusto ieri dallo smontaggio di una vecchia basetta .....
Il segnale l'ho preso con un link dal grid-dip

il risultato e' in foto Loading Image... (fa
schifo, lo so, ma anche questa e' stata fatta un po' troppo velocemente)
la traccia superiore e' l'uscita (si vede un po' di distorsione dovuta al
montaggio e a tutte le sue capacita' e accoppiamenti indesiderati) ed e' su
scala 50 mV/div, l'ingresso e' sotto ed e' su scala 0.1V/div

l'amplificazione e' scarsa ma presente, ritoccando qualcosa in giro
certamente la si potrebbe far aumentare di un po'

la frequenza di misura e' attorno ai 13 MHz (quella bobina era montata nel
grid-dip ... :-) )

tutto cio' senza nulla togliere a quanto dice Mario, e' tutto piu' che
giusto e certamente molto piu' saggio di quanto faccia io che tendo spesso a
"semplificare " un po' troppo sulle cose di contorno :-)
Post by Andrea IK0RNT
Tristemente però il frequenzimetro continua a dare una
lettura instabile, e neanche abbastanza vicina a quella prevista...
con un Volt P-P ..... , non hai uno straccio di generatore (o non puoi far
oscillare al volo un cristallo) per controllare se lo stadio d'ingresso
funziona?

saluti e buon lavoro
--
Andrea I0ADY
Andrea IK0RNT
2005-08-30 21:46:25 UTC
Permalink
Post by Andrea I0ADY
il risultato e' in foto http://www.imhos.com/uploads/76e1d76916.jpg (fa
schifo, lo so, ma anche questa e' stata fatta un po' troppo velocemente)
la traccia superiore e' l'uscita (si vede un po' di distorsione dovuta al
montaggio e a tutte le sue capacita' e accoppiamenti indesiderati) ed e' su
scala 50 mV/div, l'ingresso e' sotto ed e' su scala 0.1V/div
l'amplificazione e' scarsa ma presente, ritoccando qualcosa in giro
certamente la si potrebbe far aumentare di un po'
Ti ringrazio per la disponibilità che hai mostrato... :-) Peraltro i
risultati a cui sei giunto, così come li interpreto io mi incoraggiano a
proseguire sulla strada dell'amplificatore a BJT... :-)
Post by Andrea I0ADY
con un Volt P-P ..... , non hai uno straccio di generatore (o non puoi far
oscillare al volo un cristallo) per controllare se lo stadio d'ingresso
funziona?
Fortunatamente nella scatola dei "relitti elettronici" ho trovato un
oscillatore già montato fatto con uno "scatolino" fatto per produrre un
segnale a 12.800 MHz. Sarà circa un'oretta o più che oscillatore e
frequenzimetro sono accesi e la lettura è più che stabile e
"rappresentativa" del valore previsto. L'ampiezza del segnale in causa è
inferiore a 1 volt picco-picco. Ora però non capisco perché invece ho
letture instabili sia col segnale dell'oscillatore locale di una
Radiomarelli che ho qui e che ha un'ampiezza di circa 6 volt
picco-picco, sia col segnale proveniente dal VFO dello FT-101EE e
amplificato dal mio amplificatore a circa 1 volt picco-picco...
Ho comprato il kit del frequenzimetro per leggere la frequenza di
sintonia di ricevitori supereterodina, già fatti o autocostruiti... Che
altro mai devo considerare per riuscire nel mio scopo?! :-)

Comunque grazie


Andrea IK0RNT
Andrea I0ADY
2005-08-31 09:21:52 UTC
Permalink
Post by Andrea IK0RNT
Fortunatamente nella scatola dei "relitti elettronici"
la "scatola dei miracoli" .......
Post by Andrea IK0RNT
L'ampiezza del segnale in
causa è inferiore a 1 volt picco-picco. Ora però non capisco perché
invece ho letture instabili sia col segnale dell'oscillatore locale
di una Radiomarelli che ho qui e che ha un'ampiezza di circa 6 volt
picco-picco, sia col segnale proveniente dal VFO dello FT-101EE e
amplificato dal mio amplificatore a circa 1 volt picco-picco...
io non conosco quel frequenzimetro, non potresti postare (scannerizzato e
messo da quelche parte per poterlo richiamare) lo schema della parte
all'ingresso?
possiamo provare a vedere insieme, diversi occhi in genere vedono meglio di
due :-)
--
Andrea I0ADY
Andrea IK0RNT
2005-08-31 20:37:00 UTC
Permalink
Post by Andrea I0ADY
io non conosco quel frequenzimetro, non potresti postare (scannerizzato e
messo da quelche parte per poterlo richiamare) lo schema della parte
all'ingresso?
possiamo provare a vedere insieme, diversi occhi in genere vedono meglio di
due :-)
Avevo già preparato i file ed ero pronto all'upload, poi mi sono fermato
perché troppo incerto su una eventuale questione sui diritti... Ti invio
quanto suppongo possa bastare via posta elettronica.

Grazie


Andrea IK0RNT
i3hev, mario held
2005-08-30 21:21:30 UTC
Permalink
... uno stadio a source comune dovrebbe... amplificare...se funziona.
be', dipende... la resistenza interna equivalente di source in uno
stadio a fet può aggirarsi tra un centinaio ed un migliaio di ohm
(circa, quasi, suppergiù...), ed il guadagno è dato approssimativamente
dal rapporto tra l'impedenza vista dal drain e questa resistenza interna
equivalente; perciò, tanto per dire, se hai una resistenza di collettore
intorno a qualche centinaio di ohm, le probabilità di avere un guadagno
maggiore dell'unità sono scarse... e se invece la resistenza di carico è
maggiore di mille ohm, devi cominciare a tener conto dello slew rate
dello stadio, e potresti ritrovarti un guadagno più o meno accettabile
per piccoli segnali, ma punto e a capo per segnali di ampiezza un po'
maggiore...
Mi hai dato uno spunto in più per passare al... 2N2222...
a lui siamo tutti molto affezionati... :)
però occhio che l'impedenza d'ingresso è bassina ;)
... poco meno di 1 volt picco-picco in uscita. Tristemente però
il frequenzimetro continua a dare una lettura instabile, e neanche
abbastanza vicina a quella prevista...
prova a polarizzare l'entrata del frequenzimetro con un
partitore da 220 - 330 ohm, alimentato a 5 volt, come nello
schemino qui sotto:

[FIDOCAD]
MC 40 55 1 0 080
MC 40 35 1 0 080
MC 40 65 0 0 045
LI 40 55 40 45
MC 25 50 0 0 170
LI 20 50 25 50
LI 35 50 55 50
SA 40 50
TY 10 45 5 3 0 0 0 * In RF
MC 40 25 3 0 010
TY 35 10 5 3 0 0 0 * +5V
LI 40 35 40 25
SA 40 30
MC 45 30 0 0 170
LI 40 30 45 30
MC 55 30 0 0 045
TY 45 20 5 3 0 0 0 * 2200pF
TY 45 40 5 3 0 0 0 * 330
TY 45 60 5 3 0 0 0 * 220
TY 60 45 5 3 0 0 0 * FDM
PP 52 48 56 50 52 52



Ciao!
--
73 es 51 de i3hev, op. mario

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http://digilander.libero.it/esperantovenezia
Andrea IK0RNT
2005-08-31 08:26:06 UTC
Permalink
Post by i3hev, mario held
be', dipende... la resistenza interna equivalente di source in uno
stadio a fet può aggirarsi tra un centinaio ed un migliaio di ohm
(circa, quasi, suppergiù...), ed il guadagno è dato approssimativamente
dal rapporto tra l'impedenza vista dal drain e questa resistenza interna
equivalente; perciò, tanto per dire, se hai una resistenza di collettore
intorno a qualche centinaio di ohm, le probabilità di avere un guadagno
maggiore dell'unità sono scarse... e se invece la resistenza di carico è
maggiore di mille ohm, devi cominciare a tener conto dello slew rate
dello stadio, e potresti ritrovarti un guadagno più o meno accettabile
per piccoli segnali, ma punto e a capo per segnali di ampiezza un po'
maggiore...
Tutto molto interessante... Forse uno di questi giorni tiro giù l'amato "Microelectronic Circuits" e
mi metto a studiare quel che tralasciai a suo tempo...
Post by i3hev, mario held
a lui siamo tutti molto affezionati... :)
però occhio che l'impedenza d'ingresso è bassina ;)
Ma se l'accoppiamento con la sorgente è lasco, i.e. avviene tramite un condensatore da 1.5 o da 2.2
picofarad, allora posso sorvolare, no?
Post by i3hev, mario held
prova a polarizzare l'entrata del frequenzimetro con un
partitore da 220 - 330 ohm, alimentato a 5 volt, come nello
[FIDOCAD]
MC 40 55 1 0 080
MC 40 35 1 0 080
MC 40 65 0 0 045
LI 40 55 40 45
MC 25 50 0 0 170
LI 20 50 25 50
LI 35 50 55 50
SA 40 50
TY 10 45 5 3 0 0 0 * In RF
MC 40 25 3 0 010
TY 35 10 5 3 0 0 0 * +5V
LI 40 35 40 25
SA 40 30
MC 45 30 0 0 170
LI 40 30 45 30
MC 55 30 0 0 045
TY 45 20 5 3 0 0 0 * 2200pF
TY 45 40 5 3 0 0 0 * 330
TY 45 60 5 3 0 0 0 * 220
TY 60 45 5 3 0 0 0 * FDM
PP 52 48 56 50 52 52
Ora non ho sotto mano lo schema del frequenzimetro e non so se la tua idea (che ho visto con
fidocad) sia stata già implementata lì... Vedrò stasera o più in là...

Grazie mille!


Andrea IK0RNT
i3hev, mario held
2005-08-31 21:04:35 UTC
Permalink
Post by Andrea IK0RNT
Tutto molto interessante... Forse uno di questi giorni tiro giù
l'amato "Microelectronic Circuits" e mi metto a studiare quel
che tralasciai a suo tempo...
è un'idea :)
di chi è?
Post by Andrea IK0RNT
Post by i3hev, mario held
a lui siamo tutti molto affezionati... :)
però occhio che l'impedenza d'ingresso è bassina ;)
Ma se l'accoppiamento con la sorgente è lasco, i.e. avviene
tramite un condensatore da 1.5 o da 2.2
picofarad, allora posso sorvolare, no?
eh, direi di no... è vero che così carichi poco il generatore, però per
lo stesso motivo è anche vero che il segnale viene fortemente
attenuato... ;)
Post by Andrea IK0RNT
Ora non ho sotto mano lo schema del frequenzimetro e non so se
la tua idea... sia stata già implementata lì... ...
effettivamente è possibile... :)

Ciao!
--
73 es 51 de i3hev, op. mario

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Andrea IK0RNT
2005-09-01 09:00:23 UTC
Permalink
Post by i3hev, mario held
è un'idea :)
di chi è?
Adel S. Sedra e Kenneth C. Smith, University of Toronto...
Post by i3hev, mario held
eh, direi di no... è vero che così carichi poco il generatore, però per
lo stesso motivo è anche vero che il segnale viene fortemente
attenuato... ;)
Un 2N2222 si può comunque aggiungere, no?
Post by i3hev, mario held
effettivamente è possibile... :)
Vedo una certa rete in ingresso... ma non una polarizzazione... Momentaneamente però mi fermo perché
la scorsa notte, prima di cedere al sonno, ho dato uno sguardo agli schemi dei frequenzimetri Yaesu
della serie YC (URL utile: http://foxtango.org/Foxtango%20YC601%20page.htm) e ho notato in essi
l'impiego di ciruiti accordati, che presumibilmente fanno riferimento alla banda fra 8.7 e 9.2
MHz... Che nel segnale del VFO siano presenti armoniche tali da "confondere" il frequenzimetro?! Sto
pensando a "sintonizzare" anche io...

Ciao


Andrea IK0RNT
i3hev, mario held
2005-09-01 20:43:10 UTC
Permalink
Post by i3hev, mario held
è un'idea :)
di chi è?
...Sedra... Smith...
ah be', bei nomi... :)
Un 2N2222 si può comunque aggiungere, no?
be', sì... :)
Vedo una certa rete in ingresso... ma non una polarizzazione...
in realtà, la polarizzazione c'è, sull'ingresso del trigger... quello
che precede è un preamplificatore a larga banda. La sensibilità, se non
si è guastato qualcosa nel pre (ma questo si verifica facilmente)
dovrebbe bastare... :-o
... frequenzimetri Yaesu... ho notato in essi l'impiego di ciruiti
accordati, che presumibilmente fanno riferimento alla banda fra
8.7 e 9.2 MHz... Che nel segnale del VFO siano presenti armoniche
tali da "confondere" il frequenzimetro?!
possibile, ma mi sembrerebbe un po' strano... dovrebbe essere
decisamente sporco! comunque, un esperimento con un filtrino varrebbe la
pena di farlo :)

Ciao!
--
73 es 51 de i3hev, op. mario

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Andrea IK0RNT
2005-09-01 21:20:19 UTC
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Post by i3hev, mario held
La sensibilità, se non
si è guastato qualcosa nel pre (ma questo si verifica facilmente)
dovrebbe bastare... :-o
Il sospetto che qualcosa si fosse guastato in realtà c'era...
Perché l'RTX sul telaio ha tensione vagante se non collego a terra il
morsetto sul retro - mi è stato detto che è normale - e io ho osato
collegare il frequenzimetro senza prima provvedere al menzionato
collegamento. Un BFR99 nuovo ce l'ho... eventualmente mi comprerò un
J310... Contro l'ipotesi della rottura: con l'oscillatore di riferimento
l'ampiezza non era mastodontica eppure la lettura era stabile.

Grazie


Andrea IK0RNT
i3hev, mario held
2005-09-02 21:45:33 UTC
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Post by Andrea IK0RNT
... Contro l'ipotesi della rottura: con l'oscillatore di riferimento
l'ampiezza non era mastodontica eppure la lettura era stabile.
il che è buon segno... :)
Comunque, io credo che prima di cambiare i transistor sia il caso di
misurare la tensione sul test point, là dove ci dovrebbero essere 6 Volt
(ed, eventualmente, provare a regolare il trimmer apposito); se la
tensione è corretta, è assai probabile che i transistor siano a posto.

Ciao!
--
73 es 51 de i3hev, op. mario

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- Campagna 2005 "Sono un Radioamatore e me ne vanto"

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Andrea IK0RNT
2005-09-02 22:10:18 UTC
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Post by i3hev, mario held
Comunque, io credo che prima di cambiare i transistor sia il caso di
misurare la tensione sul test point, là dove ci dovrebbero essere 6 Volt
(ed, eventualmente, provare a regolare il trimmer apposito); se la
tensione è corretta, è assai probabile che i transistor siano a posto.
La tensione era quella prevista. Ho cambiato il FET, e ho ritarato.
Ancora un dubbio sussiste circa la salute dei due diodi collegati al
gate. Non mi va di estrarli, il circuito stampato ha i fori metallizzati
e estrarre i componenti non è facilissimo, almeno se si usa un saldatore
e una pompetta succhiastagno. Comunque adesso momentaneamente mi fermo
con queste indagini e passo a montare un il kit LX.1532, un ricevitore a
doppia conversione pensato per le onde corte utilizzabile per altre
frequenze se si apportano facili modifiche. Proverò il frequenzimetro
anche con l'oscillatore locale di questo ricevitore.

Grazie


Andrea IK0RNT
i3hev, mario held
2005-09-03 14:12:04 UTC
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La tensione era quella prevista. Ho cambiato il FET ....
perché?
Ancora un dubbio sussiste circa la salute dei due diodi collegati al
gate. Non mi va di estrarli, il circuito stampato ha i fori metallizzati
e estrarre i componenti non è facilissimo....
permettimi un piccolo consiglio: per dissaldare i componenti,
specialmente dai fori metallizzati, piuttosto che togliere lo stagno è
molto ma molto meglio __aggiungerne__, favorendo la diffusione uniforme
del calore. In pratica, blocchi la basetta in verticale, da un lato
scaldi aggiungendo un po' di stagno nuovo, dall'altra tiri leggermente
il componente con una pinzetta adeguata: risultato assicurato, e senza
danni per basetta e componente :)

Se proprio per qualche motivo devi togliere lo stagno, un pezzetto di
calza di rame pulita - prelevata da qualche centimetro di cavo
coassiale, sacrificato all'uopo :) - funziona assai meglio di qualsiasi
pompetta, ed anche della maggior parte dei co$to$i$$imi dissaldatori
professionali che ho avuto modo di provare. Anche qui, il segreto è
aggiungere una piccola quantità di flussante o, se non ce l'hai, un po'
di stagno fresco.

Ciao!
--
73 es 51 de i3hev, op. mario

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Andrea IK0RNT
2005-09-05 08:41:02 UTC
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Post by i3hev, mario held
La tensione era quella prevista. Ho cambiato il FET ....
perché?
Per mancanza di metodo? L'analisi dei guasti richiede un'esperienza a parte,
che in generale non ho.
Post by i3hev, mario held
permettimi un piccolo consiglio: per dissaldare i componenti,
specialmente dai fori metallizzati, piuttosto che togliere lo stagno è
molto ma molto meglio __aggiungerne__, favorendo la diffusione uniforme
del calore.
Apprezzo il consiglio. Grazie.


Il frequenzimetro collegato al ricevitore LX.1532 dà letture stabili, non considerando le centinaia,
le decine e le unità di Hz. Non ricordo quale fosse l'ampiezza del segnale... comunque si tratta di
un segnale da un VFO...

Ciao


Andrea IK0RNT
i3hev, mario held
2005-09-05 20:57:23 UTC
Permalink
...Per mancanza di metodo? L'analisi dei guasti richiede
un'esperienza a parte, che in generale non ho. ...
ah, be', chiarissimo... del resto, nessuno nasce professore :)
Te l'ho chiesto perché pensavo che tu avessi una ragione specifica,
un sospetto, qualcosa insomma... ;)
Il frequenzimetro collegato al ricevitore LX.1532 dà
letture stabili, non considerando le centinaia...
be', però le centinaia di Hertz dovrebbero essere
ragionevolmente stabili, almeno nel breve periodo :-o
Se hai un ricevitore affidabile, verifica che il drift
in frequenza sia del VFO, o se per caso invece non sia
un problema dello strumento...

Ciao!
--
73 es 51 de i3hev, op. mario

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Andrea IK0RNT
2005-09-06 10:14:19 UTC
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Post by i3hev, mario held
ah, be', chiarissimo... del resto, nessuno nasce professore :)
Te l'ho chiesto perché pensavo che tu avessi una ragione specifica,
un sospetto, qualcosa insomma... ;)
Il sospetto c'era: il sospetto che il FET fosse rotto...
Ma l'idea che ho colto poi era: se un dispositivo "attivo" si rompe una traccia necessariamente
rimane sulla tensione in qualche nodo del circuito. E la mia idea di sostituire il FET a prescindere
mi è parsa grossolana. Mi ricordo una serie di articoli apparsi su numeri CQ Elettronica forse di
più di dieci anni fa, firmati da un radioamatore che se non sbaglio si chiamava Corradino Di Pietro,
I0DP. A leggerli si poteva capire come valutare il funzionamento di uno stadio potesse essere
un'arte raffinata, che andava oltre il conoscere le differenze fra le varie configurazioni.
Post by i3hev, mario held
be', però le centinaia di Hertz dovrebbero essere
ragionevolmente stabili, almeno nel breve periodo :-o
Se hai un ricevitore affidabile, verifica che il drift
in frequenza sia del VFO, o se per caso invece non sia
un problema dello strumento...
Diciamo che le centinaia di Hz sono ora stabili abbastanza da farmi pensare che quando farò meglio i
collegamenti col frequenzimetro e quando il montaggio potrà contare su una adeguata stabilità
meccanica, allora avrò ottenuto un ricevitore stabile in frequenza. Purtroppo mi sto dedicando a
quest'opera "a pezzi e bocconi"! :-(

Ciao


Andrea IK0RNT
Andrea I0ADY
2005-09-06 13:40:50 UTC
Permalink
Post by Andrea IK0RNT
Mi ricordo una serie di articoli apparsi su numeri CQ
Elettronica forse di più di dieci anni fa, firmati da un radioamatore
che se non sbaglio si chiamava Corradino Di Pietro, I0DP.
da togliersi il cappello: per diversi decenni Corradino ha dispensato a
piene mani la sua preziosa esperienza.
Qualcuno ne ha notizie dirette e recenti?
Post by Andrea IK0RNT
Purtroppo mi sto dedicando a quest'opera "a pezzi e bocconi"! :-(
nessun problema: sei nella media :-)
chiunque di noi ha una "lista" di cose da fare per almeno sei vite .........
basta fare delle scelte e tagliare senza pieta' l'inutile e il meno
interessante, cosi' la lista si ridurra' ad una quantita' di cose
decisamente abbordabile ..... basteranno tre sole vite :-) :-) :-)

ciao
--
Andrea I0ADY
i3hev, mario held
2005-09-06 23:14:04 UTC
Permalink
Post by Andrea IK0RNT
Il sospetto c'era: il sospetto che il FET fosse rotto...
be', questo si capiva... nessuno si mette a smontare per sport :))
intendevo chiedere (in maniera evidentemente poco chiara) se avevi uno
specifico motivo di sospetto, o se era un'idea "a naso" - e, nota bene,
questa nn sarebbe una situazione riduttiva: imho, il naso nella
riparazione è lo strumento più importante! ;)
Post by Andrea IK0RNT
Ma l'idea che ho colto poi era: se un dispositivo "attivo" si
rompe una traccia necessariamente rimane sulla tensione in qualche
nodo del circuito. ...
questo è abbastanza vero in generale, ma purtroppo ci sono anche dei
casi in cui un componente sembra funzionare se lo guardi in continua,
mentre in alta frequenza fa il matto (ad esempio, capita talvolta ai
componenti che si sono presi una buona biscottata)... per fortuna sono
casi abbastanza rari, perché quando capitano ti fanno letteralmente
impazzire :/
Post by Andrea IK0RNT
... firmati da... Corradino Di Pietro, I0DP. A leggerli si poteva
capire come valutare il funzionamento di uno stadio potesse essere
un'arte raffinata...
Grande i0DP! Ce ne fossero ancora... :)
Post by Andrea IK0RNT
Diciamo che le centinaia di Hz sono ora stabili ....
allora sei a buon punto!
Post by Andrea IK0RNT
Purtroppo mi sto dedicando a quest'opera "a pezzi e bocconi"! :-(
Pochi sono i fortunati mortali che possono dedicarsi agli hobby in
maniera continuativa... anche i miei datori di lavoro insistono
ostinatamente perché io mi presenti in ufficio ogni giorno, mannaggia!
Post by Andrea IK0RNT
:-)
Ciao!
--
73 es 51 de i3hev, op. mario

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