Discussione:
Calcolo trasformatore
(troppo vecchio per rispondere)
Paolo Zaffi I4EWH - N8FK
2006-12-03 13:06:00 UTC
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Ciao lettori,
ho scovato da un rottamaio un trasformatore da circa 1 KVA (pagandolo
10 euro) e ho smontato il pacco, svolgendo poi il secondario.
Avrei bisogno di fare un alimentatore per tirare fuori 3000 volt in
continua (diciamo con un assorbimento che potrebbe essere 300 mA
continui e 500 mA di picco, ma non sono ben sicuro di questi dati, mi
tengo molto abbondante per sicurezza), sicche' poco piu' di 2000 V in
alternata mi potrebbero andare bene.
Vorrei chiedere se qualcuno ha idee su come calcolare l' avvolgimento
del secondario ad alta tensione, io svolgendo il secondario che c'era
prima ho contato 23 spire per 24 Volt. Facendo la proporzione con
2000 spire dovrei ottenere circa 2087 V che raddrizzati sono 2950
sempre se non ho sbagliato qualcosa.
Calcolo che la sezione da 0,4 mm potrebbe tenere circa 400 mA (ho
calcolato 3 A per mmq e' giusto?) con servizio continuo, poi nei
picchi non so come se la cavi.

Ho a disposizione circa 55 mm di larghezza dell' avvolgimento
(potrebbero starci un centinaio di spire serrate per ogni strato) e 10
mm di spessore (contanto anche la carta non so quanti strati di spire
ci stiano, forse 20 ma non sono sicuro), qualcuno ha idee al
proposito? Grazie per la pazienza!
--
Good luck in the pile-up de I4EWH - N8FK
http://i4ewh.altervista.org
Piero Soldi
2006-12-03 14:32:19 UTC
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Post by Paolo Zaffi I4EWH - N8FK
Ciao lettori,
ho scovato da un rottamaio un trasformatore da circa 1 KVA (pagandolo
10 euro) e ho smontato il pacco, svolgendo poi il secondario.
Avrei bisogno di fare un alimentatore per tirare fuori 3000 volt in
continua (diciamo con un assorbimento che potrebbe essere 300 mA
continui e 500 mA di picco, ma non sono ben sicuro di questi dati, mi
tengo molto abbondante per sicurezza), sicche' poco piu' di 2000 V in
alternata mi potrebbero andare bene.
Vorrei chiedere se qualcuno ha idee su come calcolare l' avvolgimento
del secondario ad alta tensione, io svolgendo il secondario che c'era
prima ho contato 23 spire per 24 Volt. Facendo la proporzione con
2000 spire dovrei ottenere circa 2087 V che raddrizzati sono 2950
sempre se non ho sbagliato qualcosa.
Calcolo che la sezione da 0,4 mm potrebbe tenere circa 400 mA (ho
calcolato 3 A per mmq e' giusto?) con servizio continuo, poi nei
picchi non so come se la cavi.
Ho a disposizione circa 55 mm di larghezza dell' avvolgimento
(potrebbero starci un centinaio di spire serrate per ogni strato) e 10
mm di spessore (contanto anche la carta non so quanti strati di spire
ci stiano, forse 20 ma non sono sicuro), qualcuno ha idee al
proposito? Grazie per la pazienza!
Paolo, il calcolo delle spire è OK.
Controlla anche la sezione del vecchio secondario, per 1KVA
dovresti avere circa 40-44 Ampere.
Questo perchè il primario potrebbe NON reggere il carico del secondario,
cioè essere dimensionato per una potenza minore di 1KVA.

Il problema,di solito, è lo spazio che occupa il secondario.
Un conto sono poche spire di forte sezione, che richiedono un basso
isolamento e poco posto,un'altro 2000 e passa spire, isolate bene tra
gli strati e verso il pacco lamellare.
Penso che hai accesso ad una avvolgitrice meccanica, vero ?
Se pensi di fare gli avvolgimenti a mano ti dico solo "Auguri..."
Invece di avvolgere 2000 spire con sezione 0.4 perchè non fai 1000 spire
con sezione doppia e usi un duplicatore a onda intera ?
Ci vorranno elettrolitici più grandi, per avere una buona regolazione ai
picchi, ma l'avvolgimento è più facile.
Se ti serve, scrivimi pure in privato.

Ciao, Piero.
Paolo Zaffi I4EWH - N8FK
2006-12-04 00:57:59 UTC
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Post by Piero Soldi
Penso che hai accesso ad una avvolgitrice meccanica, vero ?
Ho un amico che s'e' costruito una avvolgitrice, in pratica manovella
e contagiri meccanico.
Ho misurato il vecchio secondario, era da 24+24 V e il filo aveva un
diametro di 3 mm che mi pare possa reggere 21 A continui, cosi'
dovrebbe essere 1 KVA effettivo, se non erro.
Post by Piero Soldi
Invece di avvolgere 2000 spire con sezione 0.4 perchè non fai 1000 spire
con sezione doppia e usi un duplicatore a onda intera ?
Ci stavo pensando. Per un altro impiego ne ho fatto uno con lo schema
di IZ7ATH (ancora non l' ho collaudato), che puoi vedere qui:

http://www.qsl.net/iz7ath/web/02_brew/22_HTSupply/index_ita.htm

dici che possa andare?
Grazie per la disponibilita', ora vedo che sezioni di filo riesco a
trovare, conosco uno che ha diverse misure ma non tutte naturalmente.
Con un filo da 0,4 e un po' di elettrolitici, dici che riesco a
ottenere nei picchi qualcosa in piu' di 350 mA ?
--
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Piero Soldi
2006-12-04 21:05:45 UTC
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Post by Paolo Zaffi I4EWH - N8FK
Ho un amico che s'e' costruito una avvolgitrice, in pratica manovella
e contagiri meccanico.
:-) continuo a dirti AUGURI ! :-)
Post by Paolo Zaffi I4EWH - N8FK
Ho misurato il vecchio secondario, era da 24+24 V e il filo aveva un
diametro di 3 mm che mi pare possa reggere 21 A continui, cosi'
dovrebbe essere 1 KVA effettivo, se non erro.
Per reggere 21 A con una densità di corrente di 3 A/mmq dovrebbe essere
di 7 mmq. Problemino per Paolo : che sezione ha un filo di rame di
DIAMETRO 3 mm ? Quanta corrente porta a 3 A/mmq ?

Risposta : _____________________

Se il secondario veniva usato, come suppongo, con un raddrizzatore a
doppia semionda con zero centrale ( 2 raddrizzatori connessi con gli
anodi ai 2 fili del 24 V e il comune alla presa centrale del
trasformatore ( uso tipico : carica batteria per camion ) e i catodi
all'elettrolitico ( se c'era... ), che corrente usciva ? ( tieni
presente che lavora 1/2 secondario per volta, e quindi si può far uscire
anche 5/6 Amp/mmq, perchè per 1/2 semionda non eroga corrente.

Vedi se riesci a misurare la sezione di filo del primario, questo ti
darà una idea MOLTO precisa della corrente in ingresso, e quindi della
potenza.

Un vecchio sistema empirico per vedere quanti Watt possono essere
ricavati da un nucleo ferromagnetico è il seguente : misura la sezione
centrale in cmq, fai il quadrato di quello che viene, grosso modo il
nucleo può erogare quel numero di Watt. Es: nucleo centrale di 5x5 cm =
25 cmq. 25x25 = 625. Il nucleo regge CIRCA 600 Watt.

Questo NON vuol dire che si riesce ad avvolgere un trasformatore che usi
tutta la potenza del nucleo, il posto per gli avvolgimenti è sempre
scarso. Di solito si usano nuclei da 2 KVA per trasformatori eroganti
1KVA, perchè si usano meno spire sia al primario che al secondario
( a parità di tensione ) e c'è molto più posto per gli avvolgimenti.
Post by Paolo Zaffi I4EWH - N8FK
Post by Piero Soldi
Invece di avvolgere 2000 spire con sezione 0.4 perchè non fai 1000 spire
con sezione doppia e usi un duplicatore a onda intera ?
Ci stavo pensando. Per un altro impiego ne ho fatto uno con lo schema
http://www.qsl.net/iz7ath/web/02_brew/22_HTSupply/index_ita.htm
dici che possa andare?
Se è fatto come quello di IZ7ATH va molto bene.
Io però metterei una limitazione di durata più lunga all'accensione,
per proteggere meglio i diodi ed il trasformatore.
Si può fare anche in maniera più semplice usando un relè a 220 AC.
Post by Paolo Zaffi I4EWH - N8FK
Grazie per la disponibilita', ora vedo che sezioni di filo riesco a
trovare, conosco uno che ha diverse misure ma non tutte naturalmente.
Con un filo da 0,4 e un po' di elettrolitici, dici che riesco a
ottenere nei picchi qualcosa in piu' di 350 mA ?
Per calcolare un trasformatore per un lineare bisogna vedere quale
sarà l'uso prevalente. Se si usa il CW ,la FM,la RTTY, la potenza potrà
essere LEGGERMENTE superiore alla semplice W=VxI.

Nel caso della SSB, il tutto cambia.
Se,come di moda ora, si usa uno speech-processor, io NON supererei 1,5
volte la potenza CW. Se invece NON si usa uno speech-processor, si può
semplicemente raddoppiare la potenza in CW. Questo perchè il parlato ha
un rapporto di potenza medio di CIRCA il 33% senza speech-processor. La
regolazione dinamica è affidata ai condensatori di filtro. Più
microFarad ( e anche resistenza dinamica bassa ), più stabile la
tensione ( senza esagerare ! ).
Alti valori di capacità però portano ad avere, all'atto
dell'accensione, un forte stress sui diodi e sul trasformatore. Ecco
perchè conviene avere un soft-start.

Con 0.4 mm di diametro, in SSB con condensatori di filtro di alto valore
e con bassa resistenza dinamica si riesce anche a tirare fuori 600/700 mA.

Ottimo è il consiglio di usare trasformatori recuperati da forni a
microonde rottamati. Sono costruiti bene, con materiali moderni, sono
piccoli e danno facilmente 1 KW. Ricordati però che di solito hanno un
terminale a massa, il diodo è connesso alla rovescia ( esce AT in cui
il POSITIVO è a massa ) per far funzionare il magnetron, che ha l'anodo
esterno e connesso allo chassis metallico,per dissipare molta potenza.
Se serve, li potresti mettere anche in parallelo ( stesso modello e tipo ).

Scusa il lunghissimo post, ma spero di evitarti delusioni e spese inutili.

Piero.
Paolo Zaffi I4EWH - N8FK
2006-12-04 23:59:14 UTC
Permalink
Post by Piero Soldi
Se il secondario veniva usato, come suppongo, con un raddrizzatore a
doppia semionda con zero centrale
Hai ragione, e' cosi'.
Post by Piero Soldi
Un vecchio sistema empirico per vedere quanti Watt possono essere
ricavati da un nucleo ferromagnetico è il seguente : misura la sezione
centrale in cmq, fai il quadrato di quello che viene, grosso modo il
nucleo può erogare quel numero di Watt. Es: nucleo centrale di 5x5 cm =
25 cmq. 25x25 = 625. Il nucleo regge CIRCA 600 Watt.
Il rettangolo centrale del nucleo e' 5 X 10 cm quindi pensi che possa
reggere circa 2500 Watt?
Post by Piero Soldi
Questo NON vuol dire che si riesce ad avvolgere un trasformatore che usi
tutta la potenza del nucleo
Era quello che immaginavo. In ogni modo non penso di usare tanta
potenza.
Post by Piero Soldi
Io però metterei una limitazione di durata più lunga all'accensione,
per proteggere meglio i diodi ed il trasformatore.
Si può fare anche in maniera più semplice usando un relè a 220 AC.
Mi interessa questa protezione, il rele' a 220 V come si puo'
ritardare?
Post by Piero Soldi
Con 0.4 mm di diametro, in SSB con condensatori di filtro di alto valore
e con bassa resistenza dinamica si riesce anche a tirare fuori 600/700 mA.
In questo modo potrei risparmiarmi il duplicatore. Per abbassare la
resistenza dinamica c'e' qualche trucco? Avevo intenzione di mettere
in serie all' anodica una resistenza da una decina di Ohm per ridurre
le probabilita' di una scarica interna della valvola, pero' in questo
modo mi complico la vita. Qualche idea?
Post by Piero Soldi
Ottimo è il consiglio di usare trasformatori recuperati da forni a
microonde rottamati.
Ringrazio per l' idea, daro' una guardatina in giro.
Post by Piero Soldi
Scusa il lunghissimo post, ma spero di evitarti delusioni e spese inutili.
Perbacco, ce ne fossero di post cosi'! Grazie!
--
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Adam
2006-12-05 17:19:59 UTC
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On Tue, 05 Dec 2006 00:59:14 +0100, Paolo Zaffi I4EWH - N8FK
<***@email.it> wrote:

[cut...]
Post by Paolo Zaffi I4EWH - N8FK
Post by Piero Soldi
Io però metterei una limitazione di durata più lunga all'accensione,
per proteggere meglio i diodi ed il trasformatore.
Si può fare anche in maniera più semplice usando un relè a 220 AC.
Mi interessa questa protezione, il rele' a 220 V come si puo'
ritardare?
Ciao Paolo, in uno degli ultimi numeri di Radio Kit (Ottobre,
Novembre?) I2BUM, Pietro, ha pubblicato la sua ultima fatica: un
lineare che usa una valvola russa (ma non ricordo se è come la tua) di
buona potenza. L'alimentatore ha un sacco di protezioni (anche per la
valvola, piuttosto delicata...), compreso l' avviamento soft del power
supply...
Questa sera lo vedo in sezione e quindi mi faccio dire che valvola è
(gli ultimi numeri di RKE non li ho...) e ti so dire.

Ciao

IK2SBB - Adamo
Paolo Zaffi I4EWH - N8FK
2006-12-07 19:57:11 UTC
Permalink
On Tue, 05 Dec 2006 18:19:59 +0100, Adam
Post by Adam
Questa sera lo vedo in sezione e quindi mi faccio dire che valvola è
(gli ultimi numeri di RKE non li ho...) e ti so dire.
Grazie! Aspetto fiducioso e avvolgo trasformatori. Pero' caspita,
non immaginavo fosse un lavoro cosi' lungo e difficile. Quando arrivo
alla fine dello strato devo fare le acrobazie per non far "cadere" la
spira. Qualcuno ha parole di conforto? :-)
--
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Piero Soldi
2006-12-05 22:19:54 UTC
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Post by Paolo Zaffi I4EWH - N8FK
Il rettangolo centrale del nucleo e' 5 X 10 cm quindi pensi che possa
reggere circa 2500 Watt?
Mi puzza di nucleo Fe-Si di bassa qualità. Col rapporto spire che mi
hai detto,sul secondario circa 1 spira/Volt sembrerebbe poter dare 1 o
1,5 KVA al massimo.
Quindi nucleo saturabile con poca induzione.
Post by Paolo Zaffi I4EWH - N8FK
Mi interessa questa protezione, il rele' a 220 V come si puo'
ritardare?
E' semplicissimo : resistenza a filo in serie al primario, circa 20-50
ohm, dipende dal trasformatore, dall'assorbimento alla accensione e dal
relè a 220.
Metti la bobina del relè in parallelo ai fili del primario,i contatti
del relè in chiusura cortocircuitano la resistenza .

Funziona così : In accensione il trasformatore vede al secondario quasi
un corto circuito per la prima onda intera, lo stesso capita ai diodi,
perchè i condensatori sono scarichi e si devono caricare. Oltretutto
sono di grande capacità, quindi la corrente iniziale è fortissima, senza
limitazioni si ha solo la resistenza del filo del secondario e quella
del primario moltiplicata all'incirca per 10, in serie.
Se fai due conti in croce, misurando le 2 resistenze e facendo il conto,
( attento alle sberle da autoinduzione ! ) vedi che la corrente del
primo ciclo sale facilmente a 50 VOLTE quella di lavoro ( SENZA la
resistenza ). Il valore della R in serie deve essere tale da far
cortocircuitare sè stessa dopo circa 30 secondi al massimo, con il relè
ben attratto. Oltretutto se ci fosse un corto dopo l'alimentatore, il
relè NON si chiude, proteggendo trasformatore, diodi e ...
Appena i condensatori sono carichi, la corrente nel primario cala molto,
la resistenza riduce di molto la sua caduta di potenziale,la tensione ai
capi della bobina va verso i 220 V e il relè si attrae,andando in
autotenuta.
Post by Paolo Zaffi I4EWH - N8FK
In questo modo potrei risparmiarmi il duplicatore.
Scusa, non ho capito cosa vuoi dire. Puoi farmi capire ?
Post by Paolo Zaffi I4EWH - N8FK
Per abbassare la resistenza dinamica c'e' qualche trucco?
:-) Nessun trucco nè inganno siori e siore, tutto quanto vedrete con
i vostri occhi è realeee :-) :-D

Seriamente, solo un trasformatore calcolato bene e dei condensatori che
abbiano bassa reattanza alle frequenze audio, basta circa fino a 3 KHz.
Post by Paolo Zaffi I4EWH - N8FK
Avevo intenzione di mettere in serie all' anodica una resistenza da una decina
di Ohm per ridurre le probabilita' di una scarica interna della valvola,
pero' in questo modo mi complico la vita. Qualche idea?
Perchè ti complichi la vita ? Intanto la resistenza mettila tra il
negativo di uscita e la massa, così misuri la corrente senza rischi !
Usa più resistenze in parallelo, se ne salta una o due, hai sempre la
conduzione a massa.

Ricordati SEMPRE che stai lavorando con tensioni LETALI e perciò usa un
vecchio sistema : TIENI SEMPRE UNA MANO IN TASCA, NON TOCCARE NULLA
SOTTO TENSIONE, scarica sempre i condensatori DUE volte.

Da un tuo post successivo appunto ti mettevo in guardia su eventualità
del genere.( flash-over )

Prima idea : Fai la impedenza anodica in filo di costantana o similare,
smorzerà eventuali risonanze spurie ( e ti assicuro che ci sono , devi
pensare che copri un rapporto di frequenza di 10 a 1. )
Questo fa funzionare l'induttanza anche come resistenza limitatrice di
un flash-over.

Attenzione ai condensatori di accoppiamento tra l'anodo e il P/greco,
DEVONO poter sopportare molti Amp. specialmente in 28 Mhz, idem ma non
così critico, il condensatore di fuga prima dell'impedenza anodica.
Naturalmente tensione di lavoro di 3 volte la V anodo.
I condensatori di fuga, di accoppiamento dell'ingresso e del P/greco o L
NON devono avere risonanze sotto i 32 MHz, tieni i fili molto corti.
Usa per i circuiti risonanti condensatori a mica argentata.

Ancora più critico è il primo condensatore variabile del P/greco.
In caso di Q lavoro di 12, e ti assicuro che in 10 metri è difficile
scendere sotto 15, la corrente RF è di 12 volte o 15 volte quella in
uscita. Tensione di lavoro almeno 3 volte la Va per variabili ben
costruiti in aria, preferisco, anche se costano, i variabili sotto vuoto
( con questi si riesce di solito a coprire da 1.6 MHz a 30 MHz,
hanno alta capacità max, bassissima capacità min, forte amperaggio rf ).

Il commutatore di banda deve anche lui reggere bene la rf di alto
amperaggio.
Meno critico il secondo variabile, quello di Load.

La induttanza di placca anti oscillazioni parassite falla in materiale
leggermente resistivo, per esempio ferro, la resistenza in parallelo
trovala a strato metallico.
Se usi il CW col break-in o come cavolo lo chiamate ora, :-)
il relè di antenna deve essere di quelli molto veloci, meglio se sotto
vuoto !

Come al solito ho scritto tantissimo, sorry.

Buon lavoro, P.
Paolo Zaffi I4EWH - N8FK
2006-12-07 19:57:13 UTC
Permalink
Post by Piero Soldi
Mi puzza di nucleo Fe-Si di bassa qualità. Col rapporto spire che mi
hai detto,sul secondario circa 1 spira/Volt sembrerebbe poter dare 1 o
1,5 KVA al massimo.
Quindi nucleo saturabile con poca induzione.
Puo' darsi, sono arrivato a circa 1000 spire, il resto domani.
Post by Piero Soldi
E' semplicissimo : resistenza a filo in serie al primario, circa 20-50
ohm, dipende dal trasformatore, dall'assorbimento alla accensione e dal
relè a 220.
Metti la bobina del relè in parallelo ai fili del primario,i contatti
del relè in chiusura cortocircuitano la resistenza .
Tutto qui? Il rele' a 220V pari pari in parallelo al primario? E io
che pensavo di mettere un secondario in piu' da una dozzina di volt
per fare quello sporco lavoro! :-)
Post by Piero Soldi
Post by Paolo Zaffi I4EWH - N8FK
In questo modo potrei risparmiarmi il duplicatore.
Scusa, non ho capito cosa vuoi dire. Puoi farmi capire ?
Ho pensato a lungo se convenisse fare un trasformatore a tensione piu'
bassa e poi duplicare, oppure farlo alla tensione di esercizio e
mettere il normale ponte di diodi. Forse e' migliore la seconda
alternativa.
Post by Piero Soldi
Seriamente, solo un trasformatore calcolato bene e dei condensatori che
abbiano bassa reattanza alle frequenze audio, basta circa fino a 3 KHz.
Pensavo di mettere una decina di elettrolitici in serie (quelli da
400V) e in parallelo a questa un carta-olio da 4000V 3 uF che mi
ritrovo in cantina.
Post by Piero Soldi
Ricordati SEMPRE che stai lavorando con tensioni LETALI
Uso anche guanti di lattice, per quel poco che possono fare.
Post by Piero Soldi
La induttanza di placca anti oscillazioni parassite falla in materiale
leggermente resistivo, per esempio ferro, la resistenza in parallelo
trovala a strato metallico.
Buona idea. Da qualche parte c'era un sito con una tabella per
calcolare queste induttanze e le resistenze, ma non lo trovo piu',
percaso hai qualche idea?

Poi devi sapere che ho un amico che invece di usare il condensatore
sull' uscita di placca, mette una strana pellicola marrone
semitrasparente fra l' anodo della valvola e il pi-greco di uscita; in
pratica questa dovrebbe avere un isolamento di 20 KV al millimetro, e
ancorche' costosissima, fa da dielettrico fra l' anodo esterno e un
manicotto di alluminio. Pare che in questo modo si riesca a
risparmiare qualcosina.
Post by Piero Soldi
Come al solito ho scritto tantissimo, sorry.
E io ti ringrazio! Chiedo scusa agli altri utenti del NewsGroup,
specialmente a quelli che non amano questo tipo di realizzazioni,
tuttavia mi sembra che rappresentino un interessante esercizio
intellettuale, dal quale magari si puo' imparare qualcosa.
--
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http://i4ewh.altervista.org
Piero Soldi
2006-12-08 08:50:38 UTC
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Post by Paolo Zaffi I4EWH - N8FK
Ho pensato a lungo se convenisse fare un trasformatore a tensione piu'
bassa e poi duplicare, oppure farlo alla tensione di esercizio e
mettere il normale ponte di diodi. Forse e' migliore la seconda
alternativa.
Di sicuro, col ponte di Graetz si ha il raddrizzamento di 2 semionde,
il ripple è a 100Hz e bastano condensatori più piccoli di valore.
Di contro, devi avere il trasformatore che è circa a tensione di lavoro,
quindi isolato a 2000 V invece che a 1000.
Nel tuo caso, se la finestra del nucleo fosse piccola, saresti obbligato
al duplicatore.
Stai attento agli estremi degli avvolgimenti vicini alla parte
orizzontale del nucleo, dai sempre qualche millimetro di spazio,
per avere sicurezza di non trovarsi scariche verso massa.
Impregna i lati aperti con resina, ti tiene ferme le spire esterne
e ti isola meglio.
Post by Paolo Zaffi I4EWH - N8FK
un carta-olio da 4000V 3 uF che mi ritrovo in cantina.
Attento solo a NON aprire mai e a disperdere nell'ambiente l'olio di
condensatori, vecchi trasformatori e teleruttori.
Spesso l'olio è PCB, fortemente cancerogeno.( in vecchi componenti ).
Post by Paolo Zaffi I4EWH - N8FK
Post by Piero Soldi
La induttanza di placca anti oscillazioni parassite falla in materiale
leggermente resistivo, per esempio ferro, la resistenza in parallelo
trovala a strato metallico.
Buona idea. Da qualche parte c'era un sito con una tabella per
calcolare queste induttanze e le resistenze, ma non lo trovo piu',
percaso hai qualche idea?
No, perchè variano molto a seconda della costruzione.
Post by Paolo Zaffi I4EWH - N8FK
Poi devi sapere che ho un amico che invece di usare il condensatore
sull' uscita di placca, mette una strana pellicola marrone
semitrasparente fra l' anodo della valvola e il pi-greco di uscita; in
pratica questa dovrebbe avere un isolamento di 20 KV al millimetro, e
ancorche' costosissima, fa da dielettrico fra l' anodo esterno e un
manicotto di alluminio. Pare che in questo modo si riesca a
risparmiare qualcosina.
Buonissimo sistema, ma bisogna vedere che capacità riesce ad ottenere e
se l'isolante regge i circa 200 °C della placca.
Si può usare solo con tubi con anodo esterno.
Il manicotto,se lungo, aiuta a dissipare calore.

Con tubi a bassa Va ed alta Ia, la capacità deve essere almeno di 2000
pF, per avere bassa reattanza sugli 80 mt. (ancora di più se si usano i
160 mt. ) Naturalmente l'isolante deve avere basse perdite.
Un sistema molto empirico per vederlo :
mettilo nel microonde e vedi se scalda. Non deve riscaldarsi molto.
Materiale preferito : TEFLON in foglio.
Con lo stesso sistema potresti realizzare il condensatore di fuga prima
dell'impedenza anodica.

Se usi variabili in aria, NON usare quelli imbullonati, cerca sempre che
il contatto del rotore sia ben fatto, adatto a sopportare alte correnti rf.

Buon lavoro e ciao.

P.
Paolo Zaffi I4EWH - N8FK
2006-12-09 19:19:13 UTC
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Post by Piero Soldi
Stai attento agli estremi degli avvolgimenti vicini alla parte
orizzontale del nucleo, dai sempre qualche millimetro di spazio,
per avere sicurezza di non trovarsi scariche verso massa.
Impregna i lati aperti con resina, ti tiene ferme le spire esterne
e ti isola meglio.
Finito! Riesco a ottenere 2200 V in alternata (con una presa anche a
1600 V) e alla prima accensione non ha scaricato. Ovviamente non e'
escluso che lo faccia sotto carico, in ogni modo il primario e' fatto
con filo da 1 mm e il secondario da 0,45 mm
Le dimensioni del "buco" del rocchetto sono 5X10 cm. Per un utilizzo
impulsivo tipico, cosa posso aspettarmi secondo te?
--
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Piero Soldi
2006-12-09 22:45:27 UTC
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Post by Paolo Zaffi I4EWH - N8FK
Finito! Riesco a ottenere 2200 V in alternata (con una presa anche a
1600 V) e alla prima accensione non ha scaricato. Ovviamente non e'
escluso che lo faccia sotto carico, in ogni modo il primario e' fatto
con filo da 1 mm e il secondario da 0,45 mm
Le dimensioni del "buco" del rocchetto sono 5X10 cm. Per un utilizzo
impulsivo tipico, cosa posso aspettarmi secondo te?
Bravissimo!!!
Per essere la prima volta che avvolgi un trasformatore,hai fatto un
lavoro molto buono, anzi ottimo.
Quello che ti limita un pò la potenza del trasformatore è il diametro
filo primario, che, se fosse stato di almeno 1.2 mm sarebbe stato perfetto.

Di sicuro, sforzando un pò il primario,( il secondario lavora meglio ),
si ottengono in RTTY almeno 650 W ICAS, SSB tranquillamente 1000 W,
senza compressori.

A spanne, dovresti avere una R primario di circa 2 ohm a temperatura
ambiente, che ti salirà a circa 2.2-2.5 ohm quando il trasformatore lavora.
Sul secondario, con filo da 0.45, avrai circa 80 ohm che saliranno a 90
a temperatura di lavoro.
Considera che la resistenza del primario si riflette sul secondario
moltiplicata per il rapporto spire, quindi circa 10x ( 25 ohm )e che la
resistenza del secondario si somma : 25+90 = CIRCA 115 ohm a temperatura
di lavoro.
Ti dò questi valori ( CONTROLLA , ho fatto i conti a mente e posso
sbagliare ! ) perchè così puoi calcolare la corrente di picco
all'accensione e , a seconda dei condensatori usati, la regolazione
dinamica della tensione di uscita.
Buona regola è di non far variare la V uscita di più del 10%.

:-) Ora puoi cominciare a pescare, invece di ottenere direttamente il
pesce ! :-)

Continua così, fa piacere trovare ancora chi si costruisce qualcosa.
Semmai, per l'amplificatore ne riparliamo, perchè molti prendono
sottogamba la realizzazione di un lineare, mentre ha tutta una sua
problematica che può scoraggiare i meno testardi e preparati.

Ciao, P.
Paolo Zaffi I4EWH - N8FK
2006-12-10 12:43:23 UTC
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Post by Piero Soldi
Per essere la prima volta che avvolgi un trasformatore,hai fatto un
lavoro molto buono, anzi ottimo.
Sempre sperando che non scarichi... comunque ho lavorato sotto le
direttive di due amici che in pratica mi hanno messo davanti alla
macchinetta (artigianale, naturalmente), alla carta, al teflon e tutto
il resto. E' un lavoro lungo e noioso, pero' alla fine e' divertente
imparare anche quello.
Post by Piero Soldi
Quello che ti limita un pò la potenza del trasformatore è il diametro
filo primario, che, se fosse stato di almeno 1.2 mm sarebbe stato perfetto.
Capito. Se mi capitera' un altro trasformatore di recupero, mi sapro'
regolare. Fra l' altro ne ho adocchiato uno, pero' enorme e
pesantissimo, del tipo a due colonne. Non ho ben chiare le idee di
come funzioni un arnese del genere, mi sembra di capire che parte del
primario sia avvolta su una colonna e parte sull' altra, idem per il
secondario, pero' non capisco come faccia il flusso magnetico a
passare dalla prima alla seconda.
Post by Piero Soldi
Di sicuro, sforzando un pò il primario,( il secondario lavora meglio ),
si ottengono in RTTY almeno 650 W ICAS, SSB tranquillamente 1000 W,
senza compressori.
A me interessa piu' che altro il CW, vediamo cosa si rimedia.
Post by Piero Soldi
così puoi calcolare la corrente di picco
all'accensione e , a seconda dei condensatori usati, la regolazione
dinamica della tensione di uscita.
Oddio, questa non la so calcolare, ho sempre pensato che fosse meglio
abbondare con le capacita' e metterne una parte come elettrolitici in
serie e una parte come carta-olio.
Per il bleeder pensavo di mettere circa 150 KOhm pensi che sia scarso?

Grazie per la pazienza (a te e al resto del NG).
--
Good luck in the pile-up de I4EWH - N8FK
http://i4ewh.altervista.org
Piero Soldi
2006-12-10 17:09:29 UTC
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Post by Paolo Zaffi I4EWH - N8FK
Fra l' altro ne ho adocchiato uno, pero' enorme e
pesantissimo, del tipo a due colonne. Non ho ben chiare le idee di
come funzioni un arnese del genere, mi sembra di capire che parte del
primario sia avvolta su una colonna e parte sull' altra, idem per il
secondario, pero' non capisco come faccia il flusso magnetico a
passare dalla prima alla seconda.
Di solito sono nuclei per potenze elevate e tensioni elevate.
Si può avvolgere il primario su una colonna ed il secondario sull'altra.
Questo fa ottenere un miglior isolamento.
Alcune volte si fa 1/2 primario e 1/2 secondario su una, idem
sull'altra. Così si fanno primari a 115+115 Volt e secondari, per
esempio, di 1000+1000 volt, da poter mettere in serie o in parallelo.
Post by Paolo Zaffi I4EWH - N8FK
A me interessa piu' che altro il CW, vediamo cosa si rimedia.
Di sicuro un 700/800 W.
Post by Paolo Zaffi I4EWH - N8FK
Post by Piero Soldi
così puoi calcolare la corrente di picco
all'accensione e , a seconda dei condensatori usati, la regolazione
dinamica della tensione di uscita.
Oddio, questa non la so calcolare, ho sempre pensato che fosse meglio
abbondare con le capacita' e metterne una parte come elettrolitici in
serie e una parte come carta-olio.
Per il bleeder pensavo di mettere circa 150 KOhm pensi che sia scarso?
Come regola generale OK, senza strafare e col sistema del relè sul
primario. Naturalmente usa dei diodi MODERNI per il ponte raddrizzatore,
NON hanno bisogno di resistenze e condensatori di equalizzazione.
Usane 1 o 2 in più per ogni braccio, in modi che la PIV sia alta.
Diciamo almeno 3/4 diodi da 1000 V piv per ogni ramo, possibilmente da
PIU' di 3 A di corrente diretta. Il bleeder va OK, attento che ti ci
vorrà di alta potenza e ben ventilato, tieni i reofori lunghi.
Questo fa sì che NON fonda lo stagno come mi è accaduto una volta,
non me ne sono accorto e, tranquillo, sono andato sui terminali dei
condensatori carta-olio da 8 uF. C'erano 'solo' 1500 volt belli potenti
e mi sono trovato a 2 metri,scaraventatoci dai miei muscoli sotto
l'azione della CC. Se era CA, non so se la raccontavo !

P.
Paolo Zaffi I4EWH - N8FK
2006-12-11 17:59:16 UTC
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Post by Piero Soldi
Questo fa sì che NON fonda lo stagno come mi è accaduto una volta,
non me ne sono accorto e, tranquillo, sono andato sui terminali dei
condensatori carta-olio da 8 uF.
A me e' successo qualcosa di simile: avevo appena portato a casa un
condensatore Siemens da 4000 V 4 uF e naturalmente ho provato a
caricarlo. Poi l' ho lasciato li' per alcune ore, e quando sono
tornato ho pensato che fosse scarico, ma per sicurezza ho preso la
prima resistenza che mi e' capitata sottomano e l' ho avvicinata ai
terminali. Mi hanno sentito in tutta la casa!
--
Good luck in the pile-up de I4EWH - N8FK
http://i4ewh.altervista.org
Lord Arthur / Inverse
2006-12-31 15:07:36 UTC
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Post by Piero Soldi
Invece di avvolgere 2000 spire con sezione 0.4 perchè non fai 1000 spire
con sezione doppia e usi un duplicatore a onda intera ?
Ci vorranno elettrolitici più grandi, per avere una buona regolazione ai
fossi in te eviterei di usare degli elettrolitici con 1000V RMS da
duplicare.

i3hev, mario
2006-12-03 17:34:08 UTC
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ho scovato... un trasformatore da circa 1 KVA ...
Avrei bisogno di... tirare fuori 3000 volt in
continua (diciamo con ... 300 mA continui e 500 mA di picco...
Ciao Paolo,

per il calcolo delle spire ti è già stato risposto, e non ho niente da
aggiungere :), ma ho invece un "warning" di carattere generale: per vari
motivi (che ho spiegato ad es. nella serie sugli alimentatori), la
potenza reale (quindi in Watt) che puoi estrarre da un raddrizzatore in
pratica è sempre significativamente minore della potenza apparente (in
VA) del trasformatore. Nel tuo caso, in particolare, dubito fortemente
che tu possa estrarre 900 Watt continui da un trasformatore da 1000 VA,
e sono praticamente sicuro che 1500 Watt non ce li tirerai mai fuori...

Ciao!
--
73 es 51 de i3hev, op. mario

Non è Radioamatore, se non gli fuma il saldatore!
- Campagna 2006 "Il Radioamatore non è uno che ascolta la radio"

it.hobby.radioamatori.moderato
http://digilander.libero.it/hamweb
http://digilander.libero.it/esperantovenezia
Paolo Zaffi I4EWH - N8FK
2006-12-04 00:58:02 UTC
Permalink
On Sun, 03 Dec 2006 18:34:08 +0100, "i3hev, mario"
Post by i3hev, mario
Nel tuo caso, in particolare, dubito fortemente
che tu possa estrarre 900 Watt continui da un trasformatore da 1000 VA,
e sono praticamente sicuro che 1500 Watt non ce li tirerai mai fuori...
Ohi ohi... va bene, ma in fondo mi interessa un regime di lavoro
impulsivo, non continuo. Dici che si rimedia qualcosa?
--
Good luck in the pile-up de I4EWH - N8FK
http://i4ewh.altervista.org
RoV
2006-12-03 21:04:02 UTC
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Post by Paolo Zaffi I4EWH - N8FK
Avrei bisogno di fare un alimentatore per tirare fuori 3000 volt in
continua (diciamo con un assorbimento che potrebbe essere 300 mA
continui e 500 mA di picco, ma non sono ben sicuro di questi dati, mi
tengo molto abbondante per sicurezza), sicche' poco piu' di 2000 V in
alternata mi potrebbero andare bene.
Se non sbaglio, il trasformatore di un forno a microonde da 900W dovrebbe
essere quasi perfetto per la tua applicazione. Se ne dovrebbero trovare di
rottamati, ma a volte mettono forni nuovi in offerta per poche decine di
euro.
Mentre scrivo pero' mi viene un dubbio. Per quanto ne so, quei trafo sono
usati attaccati ad un duplicatore per andare verso i 5000V fatto con un
condensatore ed un diodo; l'altro capo del secondario e' messo a terra (sul
corpo del trafo), per cui e' impossibile usare un ponte di Graetz. Credo
resti solo il raddrizzatore a singola semionda, per cui si perde potenza, ma
magari ti basta lo stesso.

Curiosita': quale valvola stai cercando di alimentare e su che frequenza?

Ciao,
--
RoV - IW3IPD
http://digilander.libero.it/rvise/
Paolo Zaffi I4EWH - N8FK
2006-12-04 09:58:33 UTC
Permalink
Post by RoV
Curiosita': quale valvola stai cercando di alimentare e su che frequenza?
Volevo fare un alimentatore generico, multiuso. Comunque in fondo a
un cassetto ho alcune valvole russe: una GU74b e una GS31b che prima o
poi usero' in qualche modo, probabilmente in LF ma forse anche in 6
metri (ovviamente alla massima potenza legale). Qui trovi alcune
informazioni:

http://www.nd2x.net/gu74b.html
http://home.iae.nl/users/pe1ogf/gs31b.htm

Con un filo da 0,45 mm nel secondario forse potrei ottenere un
centinaio di spire ogni strato, e forse una quindicina di strati.
Dici che sia meglio piuttosto abbondare nello spessore del filo (tipo
da 0,55 mm) e duplicare, piuttosto che ottenere la tensione piu' alta
possibile dal trasformatore?
--
Good luck in the pile-up de I4EWH - N8FK
http://i4ewh.altervista.org
Piero Soldi
2006-12-04 21:16:08 UTC
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Post by Paolo Zaffi I4EWH - N8FK
Post by RoV
Curiosita': quale valvola stai cercando di alimentare e su che frequenza?
Volevo fare un alimentatore generico, multiuso. Comunque in fondo a
un cassetto ho alcune valvole russe: una GU74b e una GS31b che prima o
poi usero' in qualche modo, probabilmente in LF ma forse anche in 6
metri (ovviamente alla massima potenza legale). Qui trovi alcune
http://www.nd2x.net/gu74b.html
http://home.iae.nl/users/pe1ogf/gs31b.htm
Attento Paolo, la GU74b è molto sensibile al flash-over interno,
quindi NON SUPERARE, per nessuna ragione, i 2000 Volt, neanche
durante le pause del parlato !
Questo perchè il limite IMPULSIVO è a 4 KVolt e, se calcoli la tensione
rf di PICCO in uscita, siamo ai limiti.

Ciao, P.
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